"Lo conobbi grazie al suo allenatore, Angelo Dundee, che ci fece diventare amici. Lui mi considerava un'energia positiva, un pò portafortuna e un pò cantore". Nel giorno della scomparsa di Muhammad Ali, Gianni Minà racconta all'ANSA del suo rapporto col "più grande". "La prima intervista non andò granché bene, era diffidente, ma poi mi conobbe e così spesso ero l'unico ad avere accesso a lui, come quando entrai per primo con la troupe Rai nello spogliatoio dopo il match di Kinshasa contro Foreman".
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