Rieti piange Kobe Bryant. La stella del basket americano, come ricordano molti tifosi sui social, aveva vissuto nel capoluogo sabino dai 6 agli 8 anni(tra il 1984 e il 1986) frequentando le scuole elementari in città.
Bryant a Rieti aveva mosso anche i primi passi nel basket, suo padre Joe giocava, infatti, con la squadra reatina, l'allora Sebastiani, in serie A2. Il Comune di Rieti, anni fa, dedicò a Kobe anche un fumetto con la sua storia, distribuito nelle scuole. Kobe salutò la sua maestra reatina, durante un'intervista a Radio Deejay, e la Nike celebrò il campione con una scarpa "Rieti".
"Tutti i cuori dei reatini si stanno fermando in questi minuti, perché un brivido sta correndo e un nodo in gola non ci fa ingoiare" scrivono i tifosi della Curva Terminillo del PalaSojourner. "Correvi sul nostro parquet del palazzo - aggiunge la curva - alla fine di ogni partita di papà Joe, ti portava in braccio dopo molti dei suoi trionfi. Un popolo ed una curva perde un figlio, un reatino, un alunno, un bambino che, da grande, divenne un idolo mondiale del basket. Il popolo della Curva Terminillo di ogni tempo da primi anni '80 ad oggi esprime sgomento a non saperti più volare e schiacciare a canestro, ma per noi sei e resterai un bambino reatino giocherellone, il figlio del nostro grande Joe ed un mito del basket. Ciao Kobe, salutaci zio Willie".
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