L'Associazione Anif, che rappresenta i centri sportivi italiani, ha scritto una lettera al ministro Vicenzo Spadafora per "ribadire gli importanti motivi per cui non è necessario chiuderli. "Preghiamo lei, che già si è speso più volte in difesa del suo e nostro settore, di intervenire nel ribadire che i centri sportivi possono rimanere aperti perché con l'attuale e accurato controllo non si diffonde il contagio e le regole del protocollo vengono applicate con attenzione e controllo effettivo" . Nella lettera viene spiegato che "gli sportivi sono, a prescindere dal covid, persone che come stile di vita sono molto attenti alla salute e quindi osservano le regole. Nei centri sportivi si fa prevenzione contro le principali malattie croniche che sono quelle per le quali il covid ha particolare nocività, si aiutano tutti i cittadini a superare questo periodo di enorme difficoltà psicologica, si producono e si sostengono tutti gli atleti italiani al vertice nelle diverse discipline. Infine da una nostra indagine, fatta in più di 1.000 centri in tutta Italia, l'incidenza dei casi positivi tra i frequentatori dei centri sportivi è di gran lunga inferiore alla media nazionale e quasi inesistente". "Aggiungo per ultimo - ha scritto il presidente Anif, Giampaolo Duregon - i danni ingenti che si farebbero con la chiusura: si danneggiano quasi 20 milioni di italiani per i quali il movimento fisico rappresenta uno stile di vita salutare e un sicuro antidoto per tutte le malattie".
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