Saranno le Paralimpiadi del
divertimento e della gioia di vivere. Parole ed emozioni firmate
Simone Barlaam che in una intervista all'ANSA racconta il suo
sogno realizzato di partecipare ai Giochi paralimpici di Tokyo
la prossima estate, nel nuoto, pandemia permettendo. "Saranno le
mie prime Olimpiadi e non vedo l'ora - ricorda il campione del
mondo e d'Europa - per scaramanzia non faccio pronostici. Tutto
dipenderà da me, conosco bene i miei avversari, tutti miei
amici. La cosa importante è lavorare su se stessi: sei tu il tuo
principale nemico". "E' una soddisfazione immensa vedere i
bambini con disabilità accettare la loro - prosegue l'azzurro -
grazie ai miei risultati: ora vogliono fare quello che faccio
io, che orgoglio. Li porterò con me alle Olimpiadi...".
Barlaam fin da piccolo è costretto a sottoporsi a diversi
interventi chirurgici per ridurre una coxa vara e una ipoplasia
congenita del femore destro. Per correggere questa
malformazione e recuperare dai molti post operatori, ha iniziato
a nuotare. E il nuoto è diventato la sua passione. A soli 19
anni e con 13 operazioni chirurgiche alle spalle, vanta un
curriculum sportivo da primato con
il quale è salito sul tetto del nuoto paralimpico mondiale. Ai
Mondiali di Londra 2019 e' stato assoluto protagonista,
conquistando 5 medaglie
d'oro e 1 d'argento e stabilendo 4 record del mondo.
"Il nuoto - ricorda il campione azzurro - era l'unico sport
che potessi fare senza rischiare la frattura del femore. Mi ha
sempre dato la libertà. Non ho mai provato noia nuotando, anzi.
Per me nuotare e un po' come volare". Che Paralimpiadi saranno?
"Sarà un divertimento, spiace che si parli solo di Olimpiadi ma
questo accade per superficialità. Non sanno quello che si
perdono: chiunque entra in contatto con il movimento paralimpico
non può non innamorarsene".
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