E' tornata la Emir Cup,
manifestazione internazionale di tiro a volo giunta alla settima
edizione e nata dalla collaborazione tra il TAV Umbriaverde e
l'ambasciata del Kuwait in Italia per celebrare la vicinanza tra
il Paese del Golfo Persico e la Federazione Italiana e
intitolata alla memoria di Sua Altezza l'Emiro Sheik Al-Ahmad
Al-Jaber Al-Sabah.
Sulle pedane dell'impianto di Todi-Massa Martana si sono
avvicendati 171 specialisti di Fossa Olimpica e 50 di Skeet nel
pieno rispetto delle vigenti normative per la tutela della
salute pubblica. Nella Fossa Olimpica, il migliore della
classifica riservata ai tiratori con esperienza internazionale
(ID number) è stato Massimo Fabbrizi. Il Carabiniere di
Monteprandone medaglia d'argento ai Giochi di Londra 2012, si è
presentato in finale con il punteggio di 119/125 +5 e ha poi
fatto ricorso alla sua esperienza di campione navigato per
tenere a bada gli avversari. A dargli filo da torcere è stato il
collega d'Arma Daniele Resca, che ha insediato il suo primato
fino all'ultimo piattello. Il verdetto finale è stato comunque a
favore di Fabbrizi per 44-43 su 50 piattelli. Terzo il
poliziotto brindisino Emanuele Buccolieri con 35/40.
Nella prova femminile si è imposta Silvana Maria Stanco, quinta
classificata ai recenti Giochi di Tokyo, che si è messa al collo
l'oro con 43/50 in finale. Sul podio per l'argento la modenese
Giulia Grassia, seconda classificata con 40/50, e per il bronzo
Maria Lucia Palmitessa, terza con 30/40.
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