Creare rete nel territorio attraverso
il ruolo educativo e sociale dello sport. Una sfida lanciata
alle federazioni sportive dall'Ufficio per la pastorale del
tempo libero, turismo e sport della Cei, con cui la Federazione
pugilistica italiana ha siglato un protocollo d'intesa che è
dedicato al progetto Avamposti "Sport4Joy".
Sono stati individuati luoghi polisportivi in 20 parrocchie
di periferia di tutta Italia che serviranno ad avviare il
progetto e diventare modelli di riferimento per il movimento
sportivo parrocchiale e territoriale, dove sperimentare nuove
forme di socializzazione attraverso il gioco, tra cui gli
e-games (Games Room), e la formazione. Due le linee di sviluppo:
la formazione dei primi mediatori sportivi nelle parrocchie e
l'attivazione di sinergie con gli organismi sportivi.
"Il pugilato entrerà in modo stabile anche nelle parrocchie -
ha sottolineato il n.1 della Fpi, Flavio D'Ambrosi -. E' una
opportunità concreta che ci permetterà di esaltare ancora di più
la funzione sociale e pedagogica del pugilato. Gli avamposti
sono il simbolo di quei valori che da sempre la Fpi cerca di
trasmettere ai giovani". Pensiero condiviso dal direttore
dell'Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport
della Cei, don Gionatan De Marco: "L'esperienza ha doppia
valenza: riscoprire l'oratorio come centro di aggregazione ed
accompagnare le parrocchie nella creazione di un più solido
legame tra la comunità religiosa ed i ragazzi".
Il primo avamposto "Sport4Joy" verrà inaugurato a Crotone il
26 marzo in occasione del Simposio dedicato ed organizzato in
collaborazione con la Scuola dello Sport di Sport e Salute. Ad
oggi al progetto hanno aderito Fidal, Fita, Figc, Fitet, Fick,
Anspi e Opes.
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