"Non intendo fare una classifica, né
sottostimare le enormi difficoltà che attanagliano tutti i
settori del Paese, ma il mondo dello sport è sicuramente tra
quelli più allo stremo, forse sconta vecchi pregiudizi che ne
impediscono l'equiparazione ad altri settori produttivi". E' il
"grido d'allarme" lanciato dal sottosegretario allo sport,
Valentina Vezzali, che in una lettera al Premier Draghi - di cui
l'Ansa ha preso visione - sollecita interventi mirati per tutto
il comparto alla luce della grave crisi energetica. "Non chiedo
privilegi - scrive - ma che questo questo nostro mondo venisse
considerato con iniziative adeguate che tenessero conto di una
realtà che soffre, in primis nei gestori degli impianti
sportivi, che non rientrano né nella categoria dei gestori di
impianti energivori né in quella delle imprese, e per questo
sono rimasti ad oggi esclusi da misure come il credito
d'imposta: e il costo dell'energia ha già costretto alla
chiusura piscine ed impianti sportivi". Vezzali spiega di aver
messo in campo "ogni possibile iniziativa", "destinando tutti i
fondi che avevamo a disposizione, purtroppo insufficienti, alle
associazioni e società dilettantistiche, sia cercando di
intervenire per estendere certi benefici allo sport. Lo so, la
coperta è corta. Le risorse del Fondo Unico a sostegno del
potenziamento del movimento sportivo previste dal Decreto
Energia sono parzialmente destinate all'erogazione di contributi
a fondo perduto per le società sportive dilettantistiche
maggiormente colpite dagli aumenti dei prezzi nel settore
elettrico, e in particolare a quelle che gestiscono impianti
sportivi e piscine; nel Decreto Aiuti bis abbiamo chiesto di
destinare 50 milioni alla stessa finalità; nel Decreto Aiuti è
stata inserita la proroga a novembre 2022 della sospensione dei
termini del pagamento dei tributi fiscali e contributi
previdenziali per il mondo sportivo".
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