"Sono al lavoro per promuovere un dl
giovani, che testimoni l'impegno di medio e lungo periodo del
Governo sul tema". Lo ha detto il ministro per lo sport e per i
giovani, Andrea Abodi, durante la presentazione alla Luiss del V
Rapporto 2022 "Il divario generazionale. La generazione Z e la
permacrisi" a cura della Fondazione Bruno Visentini. "Il dl
giovani dovrà contenere gli strumenti guida per creare le
condizioni affinché i giovani emergano dall'anonimato e che
preveda che le risorse finanziarie destinate alla formazione,
all'accesso al lavoro, al credito, alla famiglia, natalità e
salute, siano una percentuale dignitosa". Commentando ricerca,
invece, ha concluso: "E' una bussola che vorrei condividere con
gli altri colleghi di Governo, a partire dal presidente Meloni.
Le sue sensibilità sono datate su questo". La ricerca, è stata
condotta su 5mila ragazzi tra i 13 e 20 anni, ed emerge come uno
uno studente su quattro vede il suo futuro in un paese europeo o
extraeuropeo. Inoltre l'indice di divario generazionale nel 2006
era pari a 100, nel 2021 è diventato di 141, di poco al di sotto
del picco raggiunto nel 2020 (144). E tra i 43 indicatori che
costituiscono i 14 domini dell'indice, quelli più penalizzanti
per i giovani riguardano il peso eccessivo del sistema
pensionistico sui conti dello Stato, parità di genere e la
povertà.
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