"Si deve sapere se i russi possono
essere ammessi a Parigi, altrimenti si rischia di rovinare la
qualificazione anche degli altri altri e diventerà un caos
totale". Lo dice Angelo Cito, presidente delle federazione
italiana del taekwondo, al telefono con l'ANSA, commentando la
recente riapertura del Cio agli atleti russi e bielorussi in
forma neutrale e individuale per gli eventi internazionali; una
decisione che rimanda la scelta su Parigi '24, e che è stata
accolta con critiche da Mosca e Kiev, provocando nuovi problemi
come l'annullamento di tre tappe della coppa del mondo di
scherma. "Voglio credere - dice ancora Cito, la cui federazione
e' stata la prima in Italia ad aprire le porte agli atleti
ucraini in fuga dalla guerra - che questa decisione del Cio
demandando alla federazioni internazionali arrivi perché si
intraveda una apertura. Ma molti di questi eventi internazionali
sono propedeutici per Parigi e potrebbe succedere che durante le
gare di qualificazione i russi eliminino altri atleti,
rischiando poi a loro volta di non essere ammessi, falsando i
risultati. Per questo bisogna decidere presto: ma ci sono troppi
attori tra Cio, Governi, comitati olimpici, federazioni
internazionali. E quando si è in tanti a parlare si complica
tutto..". Sulla minaccia di boicottaggio da parte dell'Ucraina
qualora ci fossero atleti russi o bielorussi, Cito sottolinea
"di non essere d'accordo in assoluto con il boicottaggio delle
Olimpiadi. Bisogna trovare il modo di tutelare anche gli atleti
ucraini".
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