"Gli emendamenti approvati nel
decreto Milleproroghe sul lavoro sportivo confermano il rispetto
dei principi che hanno ispirato la riforma e, allo stesso tempo,
l'impegno a lavorare, come stiamo facendo, a una graduale
attuazione delle nuove norme e al loro miglioramento, per
mettere in condizione i datori di lavoro, a partire da
associazioni e società sportive dilettantistiche, e i lavoratori
sportivi di veder rispettati i propri reciproci e legittimi
interessi". Lo dichiara il ministro per lo sport e per i
giovani, Andrea Abodi, in una nota. "Di qui l'esenzione dal
versamento della ritenuta alla fonte per gli atleti che
ottengono dei premi, fino a un massimo di 300 euro, grazie alle
loro prestazioni in manifestazioni sportive dilettantistiche e
il maggior termine concesso per gli adempimenti da attuare
tramite il Registro delle attività dilettantistiche, mi
riferisco alle comunicazioni al centro dell'impiego e al libro
unico del lavoro che possono essere effettuate al 31 marzo 2024
senza incorrere in sanzioni - ha aggiunto -. E ancora, la
proroga al 30 giugno 2024 per la scelta, da parte degli
istruttori e dei direttori tecnici, del regime previdenziale da
adottare. Nel frattempo, ha iniziato a operare l'Osservatorio
sul lavoro sportivo, organismo previsto nella riforma, che si
occupa dell'analisi degli impatti della stessa, ascoltando i
portatori d'interesse e valutando eventuali correttivi che ne
possano migliorarne l'efficacia e la sostenibilità".
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