Le mani sul casco e un sorriso quasi
incredulo: è l'immagine di Georg Steinhauser, il 22enne tedesco
della Ef, vincitore dopo una fuga, della 17/a tappa del Giro
d'Italia n.107 con l'ultimo arrivo in salita di questa edizione
sul Passo Brocon a 1610 metri. Secondo Tadej Pogacar (UAE), con
un ritardo di 1'24" dal tedesco, che mette ulteriore spazio tra
sé e i rivali (con un vantaggio di 7'42" sul colombiano Daniel
Martínez), terzo Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) a 1'41",
che guadagna una quarantina di secondi su O'Connor (andato in
crisi nel tratto finale) poi Thomas, Martinez e Bardet.
Già terzo a Livigno nel giorno dell'impresa di Pogacar,
stavolta il giovane talento tedesco, figlio (e nipote) d'arte
(papà Tobias ex professionista di Mapei e T-Mobile, e nipote di
Jan Ullrich) riesce nella sua azione, iniziata ai piedi della
seconda ascesa al passo Brocon. "È qualcosa di incredibile.
Sapevo di avere buone gambe e di avere la possibilità di vincere
una tappa - commenta Steinhauser, fino al 2022 apprendista
nell'industria metallurgica, dopo l'arrivo - Già potevo essere
felice di quello che avevo fatto nella tappa regina del Giro, ma
dopo quella tappa ho preso ancora più convinzione perché sapevo
di avere la forma per riprovarci e vincere finalmente una
frazione. Sull'ultima salita ero super nervoso, sapevo di avere
un buon vantaggio ma ero cosciente anche di dover spingere
forte. Quando poi mancavano due chilometri mi sono reso conto
che ce l'avevo fatta".
Rivelazione di questo Giro, Steinhauser è stato protagonista
di una luga lunga quasi 60 chilometri sulle Dolomiti, prima in
compagnia del corridore eritreo Amanuel Ghebreigzabhier, poi,
per 35 chilometri, da solo.
Dopo una fuga iniziale Steinhauser si è staccato a 56 km
dall'arrivo per raggiungere Ghebreigzabhier, che aveva aperto un
piccolo varco. I due uomini hanno corso insieme per un po' prima
che il tedesco abbandonasse il compagno sulla prima salita del
Passo del Brocon. Da solo, ha gestito alla perfezione la seconda
salita del ripido Passo del Brocon, scartando guanti e occhiali
per realizzare la più grande impresa della sua giovane carriera.
Dietro di lui, i favoriti, che si trovavano tutti a meno di tre
minuti l'uno dall'altro a tre chilometri dall'arrivo, si sono
decisi nel finale. Il primo a cedere è stato Ben O'Connor, prima
di un attacco di breve durata di Daniel Martinez. Pogacar è
saltato sulla ruota del colombiano e poi ha continuato ad
accelerare, senza forzare, per prendere qualche decina di metri
di vantaggio e mantenere un vantaggio di 18 secondi su Antonio
Tiberi, Geraint Thomas, Daniel Martinez, Einer Rubio e Romain
Bardet al traguardo.
Domani la 18/a tappa, Fiera di Primero-Padova, km 178,
penultima occasione per i velocisti prima del gran finale
domenica sui Fori Imperiali a Roma. Sarà volata in Prato della
Valle, una delle piazze più grandi d'Europa, per un traguardo
ricco di grande fascino.
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