"La federazione mondiale dopo quello
che è successo mi ha detto di non parlare. Io l'ho gestita con
Malagò che mi ha aiutato tantissimo, ma il sistema è
marcissimo". Lo ha detto Frank Chamizo, lottatore azzurro
ripescato per i Giochi di Parigi dopo lo scandalo di Baku, a
margine della presentazione della squadra olimpica della Fijlkam
al CPO Giulio Onesti.
"Tanti colleghi mi hanno chiamato e dimostrato vicinanza - ha
aggiunto Chamizo -. Ma non sono l'unico a cui succede una cosa
del genere. Capita a tanti atleti che però non hanno il pubblico
che ho io e non vengono ascoltati. Penso di aver rotto un
fronte".
A chi gli chiede se a Parigi dovesse rincontrare gli arbitri
di Baku ha poi risposto: "L'ho detto, meglio che non li veda,
sennò dovranno tenermi". Parlando delle chance di medaglia ha
concluso: "Ci sono due stati momenti in cui non ci credevo più,
essere ripescato a così pochi giorni dai Giochi è una follia,
uno svantaggio. Ora serve una magia, ma qualcosa ci
inventeremo".
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