"Avevo da un po' di tempo l'idea di
cambiare, di tornare nelle mie zone per continuare a crescere e
raggiungere nuovo obiettivi. Ho aspettato le Olimpiadi di
Parigi, perchè non volevo distrazioni prima di quel grande
appuntamento, ma ora tutto è pronto per questo nuovo passo, che
mi avvicina anche alla famiglia". L'olimpionica Ambra Sabatini,
oro nei 100 a Tokyo e ai Mondiali 2023 e portabandiera azzurra
alle Paralimpiadi 2024, spiega così la scelta di fare di Livorno
la sua nuova sede di vita, "sto sistemando casa in questi
giorni" e di preparazione sportiva, dove comincerà anche
l'avventura del salto in lungo.
"Livorno è una città che conosco bene, io sono
dell'Argentario, ed è un centro che offre molto anche dal punto
di vista dell'attività sportiva - prosegue Sabatini al telefono
con l'ANSA -. La presenza di Fabrizio Mori, anche lui livornese
e che sarà il mio allenatore, ha rafforzato il mio
intendimento". Il progetto di dedicarsi anche al salto in lungo,
per la campionessa 22enne è un'investimento sul futuro, che
guarda soprattutto alle prossime Paralimpiadi di Los Angeles
2028, senza tralasciare la velocità con cui ha un conto aperto
dopo la sfortunata finale di Parigi. "Ci tenevo a provare questa
cosa e Fabrizio mi saprà indicare uno specifico allenatore che
mi segua - sottolinea l'azzurra -. Penso di cominciare a
lavorare ai primi del mese prossimo, in vista di una stagione
outdoor che sarà anche lunga, visto che i mondiali si terranno
novembre".
Dopo oltre due anni e mezzo trascorsi al Centro Sportivo
della Guardia di Finanza di Castelporziano, Sabatini volta così
pagina, ma con grande gratitudine per il lavoro svolto vicino a
Roma, in particolare sotto la guida di Pasquale Porcelluzzi,
"che mi ha fatto crescere tanto".
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