"Si considera quasi lo sport
antagonista dello studio costringendo i ragazzi a scegliere.
Deve esserci invece un'alleanza che sarà sostanziata attraverso
i nuovi Giochi della Gioventù. Inoltre stiamo predisponendo, e a
breve verrà pubblicato, un dpcm sulla doppia carriera che dia
una linea di indirizzo politico di una relazione armoniosa e
rispettosa delle due specificità che non devono essere nemiche
ma alleate". Così Andrea Abodi, ministro per lo sport e i
giovani, durante l'assemblea nazionale Anci, parla del rapporto
tra scuola e sport. Il ministro sottolinea poi come "chi vive in
italia deve godere dei privilegi della Costituzione. Stiamo
mettendo a disposizione la possibilità di praticare sport e ne
sono testimonianza gli italiani di seconda e terza generazione
che vincono con la maglia azzurra, oltre alla capacità dello
sport italiano di essere aperto e stimolo affinché questo
spirito si trasferisca nella società civile" prosegue Abodi,
ricordando che "bisogna associare il concetto di inclusione e
coesione perché senza poi si creano equivoci sociali che possono
sfociare in qualcosa che è diverso dal razzismo ma che può
essere scambiato per tale. Bisogna poter vivere in modo umano e
rispettoso degli uni e degli altri". Infine, nel suo intervento,
il ministro ha voluto augurare "buon lavoro di cuore a Gaetano
Manfredi e a tutti i sindaci d'Italia. Lo faccio soprattutto per
una questione di affetto personale. Indipendentemente dalle
nostre posizioni politiche deve sempre prevalere il senso del
dovere e anche del piacere istituzionale di farlo insieme. È
giusto che si allarghi la collaborazione con l'Unione delle
Province e con la Conferenza delle Regioni: siamo riusciti per
la prima volta nella storia repubblicana a fare un accordo
triennale sulle politiche giovanili che comprendono non soltanto
le Regioni ma anche le Province e i Comuni. I Comuni non possono
non avere politiche comuni, questo serve anche a ridurre le
asimmetrie", conclude.
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