"La sconfitta non è un fallimento". E' una lezione di sport quella che Giannis Antetokounmpo, campione Nba e stella dei Milwaukee Bucks, manda in onda dopo la cocente eliminazione ai playoff del campionato americano. Uscire dalla fase finale della Nba da testa di serie numero 1 come successo ai Bucks, che hanno perso gara 4 e gara 5 della serie e sono stati eliminati quando erano invece a un passo dalla vittoria, può far molto male e generare nervosismo ma il leader naturale della squadra, Antetokounmpo, si è sentito in dovere di metterci la faccia con una conferenza stampa che ha raccolto molti consensi sui social, diventando una storia molto condivisa.
Antetokounmpo è stato messo in discussione nonostante abbia giocato con un infortunio alla schiena, la cui entità sarà nota tra qualche giorno. Ha segnato 38 punti, ha preso 20 rimbalzi e ha provato in tutti i modi a regalare ai Bucks la vittoria. Ma è stato carente dalla lunetta, a cronometro fermo, anche nel finale: 10 su 23. E questo ha fatto sì che venisse criticato e che avesse voglia di rispondere nella conferenza stampa del post-eliminazione. Una risposta particolarmente dura, ma che può valere come insegnamento anche per altri giocatori che si dovessero trovare in una situazione che sa di "fallimento".
Proprio la domanda del post partita su una stagione forse fallimentare ha caricato Antetokounmpo, che ha sbuffato e ha scosso la testa: "Mi hai fatto la stessa domanda lo scorso anno, Eric", rivolto al giornalista di The Athletic. "Per caso tu ricevi una promozione ogni anno nel tuo lavoro? Non credo, quindi consideri il tuo lavoro un fallimento ogni volta che non accade? Direi di no. Ti impegni per ottenere altri risultati, per prenderti cura della tua famiglia, comprare una casa e tante altre cose. Non è un fallimento, ma è un passaggio necessario per provare a vincere". E prosegue l'assolo del giocatore dei Bucks: "Michael Jordan è stato 15 anni in Nba, ha vinto sei titoli: gli altri nove anni sono stati un fallimento per caso? Mi state davvero dicendo questo?". E ancora bordate firmate Antetokounmpo: "Perché mi fate questa domanda? Dovete capire che nello sport non esiste la logica del fallimento".
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