"Il derby è una partita diversa da tutte le altre, al di là dei valori in campo. Per noi è una gara fondamentale per la classifica, che dobbiamo vincere". Massimo Allegri lancia così la sfida Juve al Torino. "Siamo in un buon momento, ma ci vuole equilibro, tanto più che la Roma è a 3 punti", osserva il tecnico che invita squadra e ambiente al "profilo basso". "Nel calcio - dice - in una settimana si può passare da squadra forte a squadra di somari...". "Giochiamo con un sistema diverso, per i giocatori ci sono stimoli diversi e, magari, più attenzione". Massimiliano Allegri promuove il nuovo modulo con la difesa a quattro, che dovrebbe utilizzare anche nel derby di domani. "Oggi pomeriggio faremo l'ultimo allenamento, l'unico per preparare la partita - dice -. Valuterò le condizioni dei giocatori che sono scesi in campo a Malmoe". Il tecnico bianconero non si sbilancia sulla formazione, ma fa una eccezione per Evra - "è uscito dall'infortunio, ha lavorato bene e domani sarà della partita" - e per Vidal: "Il suo problema è che all'esterno, quando non segna, la sua prestazione viene giudicata come negativa, ma lui è importante anche quando non segna. Ha avuto dei problemi fisici, e rispetto ai compagni è ancora un po' indietro, ma sono contento di lui. Sta bene e ha voglia". Un cenno anche su Giovinco, in scadenza di contratto e nel mirino di diverse squadre, a cominciare proprio dal Torino. "E' un giocatore importante, quando l'ho chiamato in causa ha sempre fatto bene - dice Allegri -. Rimarrà alla Juventus e valuteremo il suo futuro nel corso della stagione". Infine un accenno all'infortunio di Asamoh: "Dovrà stare fuori tre mesi, ma la rosa della Juve va bene così, ma se dovremo fare qualcosa la società sarà pronta".
Moretti, Juve forte, ma è derby e Torino se la gioca - "Il derby va affrontato da squadra: serve il sacrificio di tutti per giocarsela contro una formazione sulla carta più forte". Punta sul collettivo Emiliano Moretti per sfatare il tabù derby. Il Torino non batte la Juventus da 19 anni e da 15 non le segna. "Rispetto all'anno scorso affrontiamo una squadra diversa - osserva il difensore granata, uno dei tanti ex della partita - ma la qualità è invariata, se non aumentata. Ne siamo consapevoli, ma ce la giocheremo perché è un derby". Moretti ha presentato la stracittadina di domani nella sala conferenze dello Stadio Olimpico. "Dopo Sassuolo eravamo dispiaciuti per tanti motivi", osserva il difensore parlando della sconfitta casalinga della scorsa settimana. "Eravamo dispiaciuti per come era andata la partita - sottolinea - per come era maturata la sconfitta e per i fischi del pubblico. Però abbiamo affrontato la settimana come sempre, preparando la sfida contro il Bruges con grande attenzione". La prestazione di Europa League, nonostante il pareggio, fa ben sperare. Per caricare la squadra, ieri c'è stata la visita del presidente Urbano Cairo al campo d'allenamento. "Sapevamo che sarebbe venuto - rivela Moretti - ma è stata comunque una visita molto gradita". Contro i bianconeri, domani, Moretti non sarà l'unico ex della partita. A guidare la pattuglia ci sarà un certo Fabio Quagliarella, tornato in estate al Torino che lo aveva lanciato da ragazzo dopo una lunga parentesi alla Juventus. "Quagliarella sa di essere importante all'interno del gruppo - afferma Moretti a proposito dell'attaccante - ma sa benissimo che da solo non può fare nulla, gli serve il supporto di tutto il gruppo. Questa è la nostra idea di Toro. Chi toglierei alla Juve? Hanno una rosa talmente completa - risponde - che toglierne solo uno non cambierebbe nulla".
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