L'Inter si fa rimontare dalla Juventus e vede sfumare all'orizzonte le speranze europee. E anche Mancini, quando commenta la partita, quasi afono per le urla rivolte alla squadra insieme al solito 'pizzino', ammette: "L'Europa League è difficile, ma non cambia il nostro futuro. Dobbiamo creare qualcosa di importante e lo facciamo lavorando. Servono giocatori d'esperienza che alzano il livello tecnico della squadra". Un messaggio chiaro a Thohir, deluso in tribuna: "Mi spiace per il presidente, ogni volta che è venuto non siamo riusciti a regalargli una soddisfazione. Poi era il compleanno di Moratti e non siamo riusciti a fare un cavolo". Il rammarico di Mancini sta tutto nel momento in cui si sdraia a terra, nel primo tempo, dopo un gol mancato da D'Ambrosio. I nerazzurri non hanno continuità e, non riuscendo a superare l'inarrestabile Juventus, falliscono l'ennesima prova della maturità. "Ci manca la cattiveria agonistica - ammette il tecnico - che le grandi squadre hanno. Siamo troppo soft". A condannare l'Inter è una papera di Handanovic, a riaprire la gara allo scadere del primo tempo il rigore che ha Vidic per colpevole. "Gli errori a volte ti fanno perdere - li difende Mancini - ma anche vincere. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, ma dovevamo chiuderlo sul 2-0 o 3-0. Quando hai tante e non le sfrutti poi paghi". Il tecnico nerazzurro ribadisce che sono necessari innesti per poter sperare in un futuro positivo. Giocatori di qualità e d'esperienza. Un identikit che sembra corrispondere a Yaya Touré: "Oltre ad alzare il tasso tecnico della squadra aiuterebbero anche a crescere. Quando un ragazzo gioca con un grande campione deve fare qualcosa di più". Mancini, però, non crede che la sua Inter sia tanto inferiore alla Juventus vista in campo oggi. "Il divario con le altre squadre non è tanto ampio e se facciamo le cose bene può diminuire ancora. La Juventus in questo momento è la più forte di tutti, ma le cose durante un campionato possono cambiare". La classifica però - 31 punti di distacco - racconta un'altra realtà e Allegri, dopo la qualificazione alla finale di Champions, non può far altro che congratularsi con un gruppo che non commette mai un passo falso. "Devo fare i complimenti a tutti i ragazzi, hanno dato una bella conferma di quanto fatto durante tutto il campionato. Oggi hanno fatto una bella partita, di carattere. L'Inter ha giocato un bel calcio, meritava anche il raddoppio, noi abbiamo iniziato un po' dormienti. Era normale subire un po' di occasioni ma mi è piaciuta l'intensità messa in campo". A fare la differenza, ancora una volta, Morata. Lo spagnolo si è speso molto, tornando anche ad esultare dopo il gol. "E' un giocatore che ha acquisito sicurezza - lo elogia Allegri - e consapevolezza dei suoi mezzi tecnici, ha messo su massa fisica e come Storari è risultato determinante. Posso far loro solo i complimenti. E' importante continuare a vincere per tenere alta la tensione. Abbiamo dimostrato di saper soffrire".
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