"Vincere il Pallone d'oro sarebbe un
messaggio importante per tanti bambini. Per tutti quelli che
nati in un piccolo posto lontano dai grandi centri - calciatori,
medici, ingegneri o poeti che siano - possono sperare di poter
raccontare una storia simile alla mia". Così Paulo Dybala,
nell'intervista a Vanity Fair, nel numero in edicola da oggi.
L'attaccante argentino svela di aver sognato lui stesso quel
trofeo fin da piccolo: "Espressi quel desiderio con i miei
amici, quando ci riunivamo davanti al fuoco, d'estate". E di
avvertire il rovescio della medaglia, nella vita di un
calciatore famoso: "Il più delle volte è un uomo molto solo. Le
cose negative che accadono, restano. E lasciano un segno. Per
questo sono diffidente e per questo mi riesce a difficile
credere e avere totale fiducia nelle persone. Quando abbiamo un
pallone tra i piedi, - continua Dybala - noi calciatori siamo
felicissimi. Quello che succede dietro, nel retropalco, spesso
non è proprio bellissimo".
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