A 30 anni dalla finale del Mondiale del '90, Roma tornerà a ospiterà una partita simbolo del grande calcio internazionale: la gara inaugurale dell'Europeo 2020. Si tratta di un'edizione storica, nel 60/o anniversario del torneo continentale, che coinvolgerà in tutto 12 citta' europee. L'annuncio ufficiale è stato dato oggi a Nyon dopo l'esecutivo dell'Uefa. "È un risultato straordinario per tutta l'Italia calcistica - ha commentato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio -. Oggi è stata riconosciuta alla Federcalcio l'efficacia della sua politica internazionale".
A Roma si giocheranno in tutto quattro partite, tra cui anche uno dei quarti di finale, mentre Londra, oltre alle semifinali e alla finale, dovrà ospitare in più le quattro partite che avrebbero dovuto svolgersi a Bruxelles. L'Uefa ha infatti deciso di escludere la capitale belga dal novero delle sedi, non avendo ricevuto le necessarie garanzie per la conclusione in tempo dei lavori del nuovo stadio, ancora in fase di progettazione. Grande soddisfazione per l'assegnazione a Roma della gara inaugurale è stata espressa dal ministro dello Sport, Luca Lotti: "Una bella notizia per l'Italia, frutto di un grande lavoro di squadra. Un passo in avanti per fare ripartire il nostro calcio", ha scritto su twitter.
"Roma ancora una volta al centro dei grandi eventi internazionali", il tweet del sindaco, Virginia Raggi. L'Italia nel 2019 sarà sede, insieme con San Marino, dell'Europeo Under 21, prologo al torneo delle nazionali maggiori. "La gara d'apertura è seconda come importanza solo alla finale", ha sottolineato il dg della Figc, Michele Uva, che riconosce il "grande lavoro interno fatto con Evelina Christillin e Andrea Agnelli. Sono stati bravi, abbiamo lavorato di squadra e questo è un grande segnale di credibilità per il sistema calcio italiano costruito in questo ultimo anno".
Bruxelles esclusa, non ospiterà alcuna partita - Non vi sarà alcuna gara dell'Europeo 2020 a Bruxelles. Le quattro partite previste nella capitale belga si disputeranno a Londra, nello stadio di Wembley, che già deve ospitare semifinali e finale. L'esecutivo Uefa, riunito oggi a Nyon, ha preso la decisione di rinunciare ad organizzare partite a Bruxelles, in quanto non vi e' alcuna garanzia che i lavori per il nuovo stadio siano ultimati in tempo. "Bruxelles aveva fino ad oggi per fornirci le garanzie che lo stadio sarebbe stato costruito in tempo. Non e' stata in grado di garantirlo. Non siamo nemmeno sicuri che lo stadio sarà costruito. Una decisione in merito e' attesa il 31 gennaio", ha spiegato il presidente dell'Uefa, Aleksander Ceferin. "In queste condizioni, secondo i nostri esperti, l'Uefa avrebbe incorso grossi rischi aspettando", ha aggiunto il massimo dirigente Uefa, precisando che il comitato esecutivo ha preso la decisione "all'unanimità". Lo stadio londinese di Wembley ospiterà quindi sette gare: tre di girone, un ottavo di finale, nonché semifinali e finale come già deciso al momento dell'attribuzione dell'Europeo, nel settembre 2014. L'Uefa ha quindi effettuato il sorteggio, pilotato, per definire le due città che organizzeranno le gare di ogni girone. Le partite del gruppo A (ossia quello dell'Italia, se si qualifica), si disputeranno a Roma e Baku. Quelle del gruppo B a San Pietroburgo e Copenhagen, il girone C si dividerà fra Amsterdam e Bucarest, il D fra Londra e Glasgow, l'E fra Bilbao e Dublino, infine l'F fra Monaco di Baviera e Budapest
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