"Recentemente la commissione della
Uefa ci ha fatto delle richieste oggettivamente impossibili da
accontentare, da parte non solo del Milan ma di qualsiasi club".
Così l'ad rossonero Marco Fassone sul Voluntary Agreement a
rischio bocciatura. "Se non ci dovesse essere questa possibilità
nonostante la nostra flessibilità ci sarebbe un tema più grande,
che riguarda non solo il Milan ma l'istituto - ha aggiunto -.
Bisognerà capire bene quale fosse lo spirito con cui è stato
ideato il Voluntary e quali sono i club che lo possono
sottoscrivere". "Abbiamo una scadenza a ottobre 2018, confido di
poterlo fare con sei mesi d'anticipo, entro la primavera 2018:
lavoriamo per rispettare questi termini". Così Fassone ha
ribadito la tempistica per rifinanziare il debito con il fondo
d'investimento Elliott, che ha fornito al club e al suo
proprietario cinese, Li Yonghong, un prestito ponte da 303
milioni di euro da rimborsare a ottobre del 2018.
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