Gianfranco Zola, un mito in
Italia. Ma soprattutto nel Regno Unito. Tanto da finire su un
disco di uno dei più promettenti rocker inglesi della nuova
generazione, King Krule. Uno chiamato dalla stampa specializzata
del suo Paese il Chet Baker dei giorni moderni per le
contaminazioni jazz dei suoi lavori.
Il brano si chiama Biscuit town. Non parla di calcio, ma
nelle prime strofe si sentono nome e cognome del campione di
Oliena: "still had dreams of being Gianfranco Zola", recita un
verso. E cioè: "ancora sognavo di essere Gianfranco Zola".
Perché? Bisogna fare un po' di conti: Archy Ivan Marshall, in
due parole King Krule, è nato nel 1994 ed è cresciuto a Londra.
Proprio la città nella quale Magic box ha giocato dal 1996 al
2003 con la maglia del Chelsea. Facile pensare che King Krule
sia stato folgorato, da baby tifoso, dalle imprese del giocatore
sardo. Chissà, magari la scintilla è scattata con il famoso gol
con colpo di tacco in Coppa d'Inghilterra contro il Norwich.
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