Stangata per il calciatore
turco-tedesco di origini curde Deniz Naki, scampato nelle scorse
settimane a un agguato a colpi di pistola in Germania. La
Federcalcio turca lo ha squalificato a vita dall'attività
professionistica nel Paese, infliggendogli anche una multa di
273 mila lire turche (circa 60 mila euro), dopo averlo giudicato
colpevole di "propaganda ideologica" e "separatismo" curdo. La
sanzione comminata a Naki è in realtà di 3 anni e mezzo ma,
riporta Hurriyet, qualsiasi provvedimento disciplinare superiore
a 3 anni comporta in Turchia una squalifica a vita. Lo scorso
anno era stato condannato con pena sospesa per "propaganda
terroristica" a favore del Pkk curdo. Naki è attualmente in
forza all'Amedspor, la squadra della 'capitale' curda Diyarbakir
nel sud-est della Turchia, che milita in 3/a divisione. Il suo
legale ha fatto sapere che il calciatore intende non tornare in
Turchia, dopo che a inizio gennaio aveva denunciato che alcuni
colpi di pistola erano stati sparati contro la sua auto.
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