"Ronaldo è Ronaldo, c'è poco da dire.
Siamo felici di lui non solo dal punto di vista tecnico. Lavora duramente tutti i giorni ed è un esempio. Perché quando guardi il numero uno al mondo lavorare così, tutti si sentono in obbligo di fare lo stesso". Da Dubai, dove sta partecipando alla 'International Sports Conference' il ds della Juventus Fabio Paratici parla della trattativa dell'anno, che ha portato in bianconero il 5 volte Pallone d'oro, e di ciò che ha voluto dire in termini globali per il club dominatore della serie A. "Tutto è avvenuto in maniera molto rapida - aggiunge Paratici -.
È stato un trasferimento storico, bisogna ringraziare il presidente e il Real Madrid perché non era facile cedere un giocatore così. Il primo contatto c'è stato durante i quarti di finale di Champions, Jorge Mendes mi disse che Cristiano voleva giocare per la Juve. Pensavo fosse una barzelletta, poi si parlò di Cancelo e lui tornò su Ronaldo dicendomi che non lo stavo prendendo sul serio ma che CR7 voleva la Juve".
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