L'inchiesta aperta dalla Uefa nei
confronti della nazionale di calcio turca per i saluti militari
dei giocatori a sostegno dell'offensiva di Ankara contro le
milizie curde in Siria è "discriminatoria e ingiusta". Lo ha
detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, secondo cui "è
un diritto naturale dei nostri sportivi salutare i soldati dopo
una vittoria". "Gli sportivi che rappresentano il nostro Paese
all'estero sono soggetti a una campagna di linciaggio
dall'inizio dell'operazione" militare, ha aggiunto Erdogan e la
Uefa ha mostrato un "approccio politico verso la nostra
nazionale e i club", ha accusato il leader di Ankara in una
conferenza stampa prima di partire per una visita in Ungheria.
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