"Il calcio italiano era secondo per
dimensioni di diritti tv solo alla Premier League. Negli ultimi
otto anni abbiamo perso terreno, ci hanno superato Liga e
Bundesliga. Il calcio si è gestito male. Per questo motivo
dobbiamo accogliere in maniera favorevole l'avvento di un fondo
di private equity. Dobbiamo delegare a chi ha una forza
manageriale, a chi lo sa fare": lo ha detto il presidente del
Torino Urbano Cairo intervento al Festival dello Sport al Teatro
Piccolo di Milano.
"C'è troppa litigiosità, troppi particolarissimi - spiega il
patron granata - ognuno pensa al proprio orticello invece che
pensare al campionato nella sua totalità. Questo soggetto è
disponibile a versare nelle casse di questa nuova società valori
molto importanti di 1 miliardo e 650 milioni di euro che
verranno distribuiti. Numeri molto importanti per un calcio
molto indebitato. Possono essere risorse per fare gli stadi,
investire nei vivai e nelle strutture".
Cairo accoglie con favore anche il possibile cambio di
governance: "Sicuramente è un fattore positivo. In alcuni casi
la proprietà va divisa dalla gestione. Io benedico il cambio di
governance. Negli ultimi otto anni i presidenti hanno dimostrato
di non essere all'altezza. Il calcio sicuramente perderà, in
Italia soprattutto dal punto di vista della biglietteria. E' un
tema molto delicato, anche questo calciomercato è stato minore
rispetto ai precedenti, perché le società erano preoccupate".
Il presidente della Lega Serie A Dal Pino ipotizza un
raddoppio dei ricavi entro prossimi sette anni, ipotesi non
azzardata secondo Cairo: "Dal Pino lo conosco da molti anni ma
non l'ho votato. Ho imparato ad apprezzarlo in questi mesi. Sa
fare i conti, il business plan, che ha coinvolto i fondi e
quindi credo che queste valutazioni siano credibili" .
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