Se ne va in una mattinata di sole a dicembre a Monte di Procida, a pochi passi dal mare dalla Napoli litoranea che aveva amato seguendo il suo fratello maggiore Diego. Hugo Maradona è morto questa mattina a soli 52 anni, ucciso da un infarto che lo ha colpito nella sua casa. Il fratello minore di Diego va via un anno dopo il campione di famiglia, che lui poche settimane fa aveva anche celebrato a Napoli con il club azzurro che oggi lo ha ricordato sul proprio sito. Lui, Maradona junior, aveva vissuto un bel rapporto con il fratello, ma inevitabilmente nell'ombra proiettata dal talento di Diego. Era cresciuto nei campi in Argentina prima di sbarcare a Napoli nel 1987, quando a 18 anni giocò una sola partita con la maglia azzurra prima di andare in prestito all'Ascoli, e poi al Rapid Vienna e al Rayo Vallecano. Un centrocampista, Hugo Maradona, che metteva il suo talento in campo anche contro Diego, come ricorda l'Ascoli pubblicando sul proprio sito web una foto di Hugo che insegue il Pibe in campo in un Napoli-Ascoli. "Aveva militato - scrive il club bianconero - in serie A con l'Ascoli di Ilario Castagner nella stagione 1987-88 e formava con Walter Junior Casagrande la coppia straniera. Sono 19 le presenze collezionate in maglia bianconera, di cui 6 in Coppa Italia". Smesso il calcio giocato, Hugo Maradona cominciò ad amare il mestiere di allenatore dei ragazzini, con una scuola calcio. Poi fece anche il tecnico di club delle serie dilettantistiche della Campania. Intanto per lui era partita una vita a Napoli, anzi, vicino al mare partenopeo, a Monte di Procida, dove nel 2016 ha sposato la sua seconda moglie, Paola, mentre i tre figli delle prime nozze vivono ormai da tempo negli Usa. "Bacoli - scrive Josi Della Ragione, sindaco di Bacoli - si stringe al dolore della famiglia Maradona, per la morte del caro Hugo. Abbraccio la moglie, Paola. Avevano scelto di vivere nella nostra terra. A Miliscola, al confine tra Bacoli e Monte di Procida. Ebbi l'onore, ed il piacere, di celebrarne le nozze civili. Fu un giorno emozionante e felice. Di Hugo ricorderò la semplicità. Era sempre tra la gente. Ed era diventato un figlio della comunità flegrea". Con lui nella casa di Hugo anche il sindaco di Monte di Procida, Giuseppe Pugliese: i due primi cittadini stanno anche preparando un evento per ricordarlo.
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