"Ripartiremo più forti di prima".
Così il presidente del Crotone Gianni Vrenna ha spiegato - dopo
un lungo silenzio stampa - le sue intenzioni dopo la
retrocessione in Serie C. Un messaggio che arriva a rassicurare
la piazza ma che annuncia anche un rinnovamento assoluto sia per
la guida tecnica ma anche per l'organigramma societario.
La principale notizia è l'addio di Beppe Ursino, storico
direttore sportivo che lascia il club dopo 27 anni condivisi con
Vrenna. "Ursino ha pensato che la sua era è arrivata al
capolinea - ha detto Vrenna -, ha espresso questa volontà. 27
anni non si possono cancellare, stima e affetto nei suoi
confronti rimane sempre lo stesso. Continuerò a chiedere
consigli". In società dovrebbe rientrare Raffaele Vrenna, figlio
del presidente attualmente dirigente della Pro Vercelli. Voci
che il patron del Crotone ammette: " Con mio figlio ho un attimo
rapporto, ci incontreremo in questi giorni e penso che possa
darmi una grande mano".
Riguardo il campionato conclusosi con la retrocessione,
Gianni Vrenna si assume le principali responsabilità. "Le colpe
principali - ha detto - sono le mie e me le prendo in pieno. Ma
sono convinto che questa squadra non meritasse di chiudere così
in basso ma quantomeno di arrivare al playout. E non averlo
raggiunto è davvero vergognoso. Purtroppo è accaduto di tutto, e
la scelta tecnica si è rivelata sbagliata. Non arrivare neppure
quartultimi è stato vergognoso. Avrei dovuto prendere decisioni
drastiche prima ma sono stato ingannato da alcune prestazioni
rimaste purtroppo lampi isolati".
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