Ancora Cittadella, sempre
Cittadella. I veneti si confermano la solita bestia nera per il
Lecce. O campionato o Coppa Italia, il risultato è sempre a loro
favore. E, dopo oltre 120', i veneti hanno la meglio sui
salentini grazie a un doppio guizzo nel neo entrato Tounkara,
giustiziere al Via del Mare proprio come nella partita dello
scorso campionato in Serie B. Finisce 3-2 a favore del
Cittadella, capace di bloccare i padroni di casa prima sull'1-1
nei tempi regolamentari (Strefezza per il Lecce, Asencio per il
pari), per poi operare il meritato sorpasso grazie alle
invenzioni del furetto spagnolo. Ci ha provato una zampata di
Colombo nel finale del primo supplementare a riaprire i giochi,
ma il forcing giallorosso non ha dato i risultati sperati. Passa
il Cittadella, che aspetta di conoscere l'avversario fra Torino
e Palermo. Il Lecce, mediocre la sua prestazione, saluta subito
la Coppa Italia e avrà di che pensare a meno di una settimana
dal battesimo di fuoco contro l'Inter. Una formazione ancora in
pieno rodaggio quella salentina, con arrivi che si susseguono, e
altri in corso d'opera, e con la sorte che ci mette pure del suo
con gli infortuni di Dermaku prima e Gendrey dopo, entrambi da
valutare nelle prossime ore, che non lasciano dormire sonni
tranquilli allo staff sanitario del Lecce.
E gli oltre 15 mila alla prima stagionale al Via del Mare,
imbandierato a festa, salutano con un disappunto misurato
l'uscita dalla Coppa Italia. Per il tecnico Baroni una sconfitta
difficile da digerire, non il miglior viatico per l'esordio di
campionato. Unica nota positiva della serata la chiusura degli
abbonamenti in casa Lecce, con 19.750 tessere sottoscritte. Un
risultato storico per la società del presidente Sticchi Damiani,
in una serata di piena estate non proprio esaltante.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA