Inter, Juve e Milan triangolo dello scudetto; Napoli e Roma a un'incollatura; Lazio, Atalanta e Fiorentina pronte a inserirsi.
La serie A scalda i motori: tra sei giorni (apre Milan-Udinese) parte un campionato diviso in due tronconi, a cavallo di un mondiale novembrino senza gli azzurri, con un mercato frizzante ancora in grado di catturare affari o illusioni. Due le grandi novità: la prima donna arbitro e il ritorno agli stadi esauriti dopo il lungo flagello del covid.
L'Italia si lecca le ferite del secondo mondiale da spettatrice, partecipa con pochi successi alle coppe (salvo la Roma nel debutto della Conference). I suoi campioni (Scamacca, De Ligt, Koulibaly, Kessie) vengono attratti dai campionati più ricchi, ma le squadre più importanti hanno svolto un mercato intelligente, attingendo a parametri zero di qualità, tenendo d'occhio i bilanci ma presentandosi rafforzate al via. Le tre favorite hanno tutte motivo di ritenersi più competitive rispetto alla scorsa stagione.
Il MILAN, che ha molto tentennato, ha centrato l'obiettivo più importante, il giovane ma collaudato De Ketelaere, potenziale top player, pagato 35 mln, che sembra in grado di formare con Leao una coppia travolgente. La difesa riabbraccia Kjaer, manca un centrocampista e un difensore di complemento ma Pioli può essere soddisfatto, il suo gruppo scudetto è intatto, giovane e determinato. Anche Inzaghi non si lamenta, però, dopo il grande colpo del ritorno di Lukaku in prestito, pensava ad altri arrivi per la sua INTER, oltre a Mikhtaryan al posto di Perisic e validi elementi per la panchina. Skriniar è rimasto, quindi è sfumato Bremer e ancora non è chiaro se sia necessario il sacrificio di Dumfries. Ci saranno da fugare le perplessità dopo i test con Lione e Villarreal, ma quasi tutte le big non hanno entusiasmato in amichevole. L'infortunio che solleva dubbi sulla stagione di Pogba appanna solo parzialmente la fiducia di Allegri. La JUVE sembra tornata molto competitiva col francese, con un campione sempreverde come Di Maria, con l'innesto di Bremer per De Ligt. Mancano all'appello un esterno come Kostic e un regista come Paredes (trattative che sembrano in procinto di sbloccarsi) per fare della Juve la favorita assoluta.
Dalle retrovie rinviene forte e fiduciosa la ROMA che i Friedkin e Thiago Pinto stanno costruendo con una serie di successi dovuti all'indiscusso appeal di Mourinho. Matic, Wijnaldum e Dybala sono pezzi da 90 che si innestano in una squadra in crescita che recupera Spinazzola, ha migliorato la panchina e sta per salutare l'arrivo anche di Belotti e di un quinto difensore. Ci sono le premesse per una grande stagione.
Lavori in corso invece in un NAPOLI comunque solido che si è svecchiato e ha inglobato tre titolari affidabili come Kim, Olivera e Kvaratskhelia, esterno dalle grandi potenzialità. Il probabile approdo di Fabian Ruiz al Psg smuove il mercato di De Laurentiis, che può chiudere con Raspadori, Barak e Keylor Navas in porta, favorendo di riflesso la Juve che può arpionare Paredes, liberato dall'arrivo dello spagnolo. Se Spalletti potrà contare sui vari innesti anche lo scudetto è a portata di mano.
Lotito sta costruendo una LAZIO a immagine e somiglianza di Sarri: difesa ristrutturata e diretta da Romagnoli; Vecino e Marcos Antonio a centrocampo (ma partirà Luis Alberto), Cancellieri vice Immobile. Tanti cambiamenti, ma tutto dipenderà dall'assetto della difesa, ancora da registrare. Si parla poco dell'ATALANTA che una volta tanto ha comprato invece di vendere, con gli inserimenti di Ederson, Lookman e il riscatto di Demiral. Se il gruppo ritrova le motivazioni e l'alchimia giusta Gasperini può riacciuffare l'Europa. Traguardo che si vuole tenere stretto la FIORENTINA di Italiano che si è rinforzata con Gollini, Dodo' Mandragora e soprattutto col goleador Jovic, che vuole ritrovarsi dopo anni deludenti. Il VERONA vuole replicare almeno il nono posto ma non sarà facile il compito di Cioffi se oltre a Caprari partiranno anche Simeone e Barak. Problemi analoghi per il TORINO, che cerca di calmare uno Juric indispettito per i rinforzi che arrivano col contagocce. Il SASSUOLO dovrebbe confermare Berardi e Frattesi, ma oltre a Scamacca potrebbe perdere Raspadori. Tutte le altre sono concentrate sullo specchietto retrovisore per tenersi lontano dalla zona retrocessione salvo l'UDINESE se manterrà il duo d'attacco Beto-Deulofei, e il BOLOGNA, se resterà Arnautovic. Spezia, Empoli e Salernitana provano a salvarsi con i gol di Nzola, Destro e Bonazzoli. La SAMP di Giampaolo rischia essendo frenata da un complicato passaggio di proprietà. Fiduciosa attesa per le tre neopromosse: il LECCE di Baroni avrà bisogno di tempo per metabolizzare i tanti innesti, come la CREMONESE di Alvini che ha dovuto sostituire i tanti protagonisti della promozione che erano in prestito. Discorso a parte per il MONZA di Berlusconi e Galliani che ha fatto una campagna acquisti stellare che dovrebbe garantirgli la zona sinistra della classifica. La nuova stagione dovrebbe consentire di migliorare i meccanismi di intervento del Var, in fiduciosa attesa della sperimentazione ai mondiali del fuorigioco semiautomatico. La grande novità è anche la promozione tra gli arbitri della prima donna, Maria Sole Ferrieri Caputo nel quadro del ringiovanimento del settore che ha portato l'anno scorso a qualche inevitabile passo falso. Queste novità e il ritorno degli spalti gremiti (c'è tutto esaurito anche per le amichevoli) dovrebbero preludere a una stagione di emozioni e spettacolo. (
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