"I due tempi di questa partita
sono stati diversi. Nel primo ho visto una partita giocata in
entrambe le metà campo, anche con una certa vivacità. Nel
secondo ci siamo abbassati un po' troppo, anche per la bravura
degli avversari, senza riuscire a rilanciare l'azione, come
secondo me sarebbe stato lecito fare. Siamo lontani dal
potenziale che possiamo esprimere". Questa la sintesi che
l'allenatore dello Spezia, Luca Gotti, fa dell'esordio
vittorioso della propria squadra contro l'Empoli sul terreno di
casa dello stadio Picco.
Il risultato fa sorridere il tecnico, che tuttavia parla di
una squadra ancora lontana da quella dei suoi desideri. "Abbiamo
palesato qualche difficoltà dal punto di vista fisico - dice
Gotti -. Tanti calciatori non hanno ancora i novanta minuti
nella gambe, anche per questo non è ancora lo Spezia che vorrei.
Come avete visto abbiamo operato qualche variazione. Intendo
dire che ci sono giocatori che secondo me possono esprimersi in
posizioni diverse rispetto a quelle in cui si sono espressi in
passato, come Gyasi, Agudelo o Verde. E' un percorso, che sono
anche disposto a rivedere a seconda di quello che dirà il
campo".
In merito a Dragowski, arrivato da pochissimi giorni e già
titolare. "E' un portiere che ci ha dato da subito una
sensazione di affidabilità". Decisivo il gol di Nzola, su cui
Gotti ha fortemente puntato sin dal suo arrivo. "E' un
calciatore forte. Tutti gli vogliono bene perché è un ragazzo di
cuore, con una grande sensibilità, e penso che abbia sofferto
alcune situazioni e si sia penalizzato anche più del dovuto in
passato".
Il franco-angolano conferma. "Mentalmente sono finalmente
tranquillo - dice Nzola -, concentrato su quello che devo fare
in campo. Questa estate ho lavorato tanto anche prima del
ritiro, volevo farmi trovare subito pronto. Questo avvio mi
rende felice".
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