Filtra soddisfazione dai vertici
societari della Roma per aver lavorato all'accordo del
'Settlement Agreement' con l'Uefa a causa delle violazioni del
Fairplay finanziario. Dan Friedkin ha giocato un ruolo
fondamentale nella trattativa con il massimo organo calcistico
europeo e, anche il giorno dei sorteggi dei gironi di Europa
League, era a Istanbul per lavorare all'accordo reso noto
solamente oggi. L'Uefa aveva inizialmente proposto alla Roma un
piano di rientro triennale che, però, sarebbe andato in
contrasto con il piano industriale dei Friedkin, votato comunque
alla sostenibilità, ma che richiedeva un percorso più graduale
per riportare i conti in ordine. Per questo Roma e Uefa hanno
continuato a lavorare assieme per trovare un nuovo accordo,
sfociato questo pomeriggio in un piano di recupero quadriennale
con i 5 milioni di euro di multa che verranno detratti dagli
introiti della prossima Europa League (diventeranno 35 qualora
al termine del monitoraggio nel 2027 la Roma non avrà
rispettato gli obiettivi prefissati). Il 'Settlement Agreement'
stipulato dalla la Roma, secondo la società, rappresenta anche
un'opportunità per raggiungere l'equilibrio di bilancio con i
primi target già raggiunti come dimostra il transfer balance di
questo calciomercato chiuso in attivo. Anche sul monte-ingaggi
la Roma ha portato a casa i primi risultati con 20 milioni
risparmiati dal club rispetto al giorno d'ingresso in società
di Tiago Pinto. Al primo gennaio 2021, infatti, il costo
previsione per la stagione 2022/23 dei calciatori era di 126
milioni di euro, oggi è di 105 milioni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA