Il calcio femminile è in crescita
ovunque ma nel giorno del sorteggio dei Mondiali 2023 che si
svolgeranno in Australia e Nuova Zelanda, il presidente della
Fifa, Gianni Infantino, ha tuonato contro quelle emittenti
televisive che hanno fatto "offerte cento volte inferiori" per
trasmettere le partite del torneo rispetto a quello maschile.
Ad Auckland, poco prima dell'apertura delle urne per le 32
nazionali femminili partecipanti, Infantino non ha fatto i nomi
dei broadcaster ma ha parlato di offerte ridicolmente basse e
ricordato che negli ultimi anni la Fifa ha investito un miliardo
di dollari nel settore femminile e che i mondiali 2015 e 2019 si
sono conclusi in perdita. "Il Mondiale 2023 ci costerà circa 400
milioni di dollari e speriamo di raggiungere il pareggio - ha
spiegato Infantino -. In termini di preparazione, tutto è a buon
punto: stadi bellissimi, sedi bellissime. Abbiamo iniziato la
vendita dei biglietti, con grandi numeri e quindi, sta andando
molto bene. L'unico neo è che stiamo cercando di
commercializzare la Coppa del Mondo femminile per la prima volta
in modo indipendente da quella maschile ma offerte cento volte
inferiori non sono accettabili. Tanto più - ha concluso - se
vengono da Paesi che ci sollecitano a insistere sui temi delle
pari opportunità, dell'uguaglianza e della non discriminazione"
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