"E' un tema che ha creato imbarazzo e
disagio nel mondo del calcio che è stato saccheggiato da questo
episodio che presenta come detto più volte in Consiglio
tantissimi lati da chiarire, oscuri. Molti punti continuiamo a
ignorarli e a comprendere come alcuni fatti siano stati
possibili". Così Gabriele Gravina, presidente della Figc, a
margine del consiglio federale d'urgenza indetto per il caso
Rosario D'Onofrio, procuratore capo AIA arrestato nell'ambito
dell'indagine per traffico internazionale di droga, e che ha
portato il Consiglio federale a trasferire la giustizia
arbitrale sotto l'egida della Figc. Una proposta che Gravina ha
condiviso anche "con il presidente del Coni, Giovanni Malagò e
il Ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi, per dare
una prima risposta".
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