Fuoriquota, e poi medaglia d'oro,
all'Olimpiade di Tokyo, il più anziano giocatore nella storia
della Seleçao ai Mondiali in Qatar. Dani Alves, a 39 anni
suonati, fa sempre notizia anche oggi che è stato fra i migliori
del Brasile che però ha perso contro il Camerun. Una sconfitta
che cambia poco, visto che il primo posto nel girone era stato
comunque guadagnato, ma per il veterano di Tite è comunque un
colpo difficile da incassare. "Spero che ci serva di lezione,
che ci metta in allerta, perché nel calcio di oggi non esistono
più avversari deboli - dice Dani Alves -, e in ogni partita chi
ti sta di fronte trova degli stimoli. Non si deve mai perdere la
concentrazione, perché a decidere una partita a volte basta un
episodio, un dettaglio com'é successo oggi". "Peccato - aggiunge
- perché quello di oggi per noi che non giochiamo sempre avrebbe
potuto essere un bel giorno, e invece ci rimane l'amaro in
bocca. Abbiamo creato tanto, ma il risultato ha dato ragione a
loro".
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