Fa discutere, e non poco, il 'Bisht'
fatto indossare dall'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani,
a Leo Messi, un attimo prima che ritiri la Coppa del mondo a
Doha. Si tratta in ogni caso di una 'foto' iconica che vivrà
per sempre nella storia dei Mondiali e nelle immagini del Medio
Oriente. "È un vestito per un'occasione ufficiale, che viene
indossato per le celebrazioni", ha spiegato alla BBC Sport,
Hassan Al Thawadi, segretario generale del Comitato
organizzatore del torneo iridato in Qatar. "Questa - aggiunge -
è stata la celebrazione di Messi. La Coppa del mondo ha avuto
l'opportunità di mostrare al mondo la nostra cultura araba e
musulmana. Non si trattava del Qatar, era una celebrazione
regionale. Persone di diversi ceti sociali sono state in grado
di venire, sperimentare ciò che stava accadendo qui e capire che
potremmo non essere d'accordo su tutto, ma possiamo ancora
festeggiare insieme".
Ma sui social e' polemica per la scelta di Messi di indossare
la veste, al termine di un Mondiale molto discusso per la
situazione dei diritti civili e per le morti dei lavoratori: in
tanti ricordano che il 10 argentino e' testimonial del tursimo
dell'Arabia Saudita, oltre a giocare nel Paris Saint Germain di
proprieta' qatarina.
Da parte sua, lo sceicco Tamim Bin Hamad ha scritto su
Twitter di avere "mantenuto la nostra promessa di organizzare un
campionato eccezionale nei paesi arabi. Il torneo ha fornito
un'opportunità ai popoli del mondo di conoscere la ricchezza
della nostra cultura e l'originalità dei nostri valori".
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