"Ho grande stima e fiducia nell'uomo
Pioli: se fa delle scelte, le pondera. Se ieri sera ha deciso di
non schierare Leao all'inizio, si vede che c'è qualcosa di cui
non è convinto, perché Stefano è sempre stato al fianco dei
propri calciatori, ci ha sempre messo il petto. Probabilmente
c'è una situazione che non lo rassicura. Io vedo Leao un po'
sempre con la testa alta, assume certi atteggiamenti, come se ti
facesse un piacere a giocare. Poi, non so la forma fisica e
mentale: è uscito dal Mondiale come se potesse diventare una
star assoluta, anche se non è mai stato titolare col Portoganno.
Forse ha perso un po' di autostima, ma deve ritrovarla, facendo
cose importanti anche in allenamento. Vederlo mentre fa il
riscaldamento, ti monta la rabbia. Questo penso lo vedano anche
gli altri, al di là del talento, che è sotto gli occhi di
tutti".
Sull'estremo difensore dell'Empoli, Guglielmo Vicario, l'ex
portiere Giovanni Galli sottolinea che "merita tanta
attenzione". Poi, aggiunge: "E' arrivato tardi, perché molto
spesso ha fatto il secondo ma, quando gli è stata data
un'opportunità a Empoli, questo ragazzo è esploso, partita dopo
partita. Dopo il primo anno sembrava dovesse essere acquistato
da squadre importanti e a cifre importanti, avevo dubbi per
l'età, ma la seconda stagione è meglio della prima".
"Sul Napoli mi sono convinto dopo la partita persa a San Siro
il 4 gennaio scorso contro l'Inter, perché una squadra che mette
in campo cinque attaccanti - come ha fatto Spalletti nel finale
- e continua a giocare, cercando magari l'imbucata come si fa in
allenamento, senza buttare mai il pallone... Questo mi ha dato
la convinzione del gioco e della capacità di sapere dove può
arrivare. Il Napoli mi ha convinto, è una squadra troppo in
salute".
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