Il ministro dello Sport e i
Giovani, Andrea Abodi, a L'Aquila per una serie di incontri su
Centro di formazione del Servizio civile universale che sorgerà
nel capoluogo, è intervenuto a margine sul tema delle
plusvalenze fittizie e sulla proroga delle concessioni
televisive. "Sul tema in generale di una cattiva gestione di
alcune società calcistiche - ha detto - prima di tutto nel
rispetto dell'autonomia, mi auguro che ci sia
un'autoregolamentazione all'interno del sistema federale.
Tenendo conto anche di ciò che viene fatto a livello europeo.
Resta - ha aggiunto - il tema della competitività: regole comuni
e miglioramento della normativa interna nello sport, nella
fattispecie il calcio, in modo che ci possa essere un'equa
competizione a livello nazionale e internazionale, anche
contrastando le patologie gestionali e fornendo strumenti che
garantiscano l'equa competizione, perché a volte si determinano
condizioni che non garantiscono una competizione corretta".
"Ma questo - ha sottolineato - entrerà a far parte così come
il tema del sistema radiotelevisivo, audiovisivo collegato allo
sport di un provvedimento che cercherò di elaborare insieme ad
altri colleghi perché il tema è interdisciplinare, di concerto
con la Lega di A, la federazione e le altre leghe calcistiche.
Un gioco di squadra che quasi mai si è praticato, tanto più
nell'ambito del sistema radiotelevisivo e delle piattaforme
digitali, che genera risorse finanziarie non soltanto per la
Serie A: il 10% di questo fatturato viene redistribuito
all'interno di tutta la filiera calcistica ed è parte importante
del contributo pubblico che si alimenta con il 32% della
fiscalità sportiva che ogni anno lo Stato reinveste nel sistema
dello sport italiano".
"Per quanto riguarda il tema della bocciatura
dell'emendamento sull'eventuale estensione per due stagioni
sportive dei contratti con i licenziatari TV e OTT per la Serie
A - ha concluso il ministro - ricordo che il Parlamento ha
ritenuto non opportuno procedere e mi posso limitare a dire che
condivido pienamente questa decisione".
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