Ultimo atto per la presentazione
del dossier per la candidatura di Cagliari per gli Europei di
calcio del 2032. Il sindaco ha firmato ieri il documento
ufficiale per scendere in campo con il suo nuovo stadio alla
competizione internazionale in programma in Italia fra nove
anni.
Si presenta con un impianto che ancora non c'è, ma sul tavolo
della Figc il Comune ha messo in mano progetto e atti che
delineano l'iter di realizzazione che nel giro dei prossimi
tre-quattro anni dovrebbe condurre alla inaugurazione. Cagliari
un mese fa aveva presentato il suo dossier insieme ad altri due
candidati Bologna e Firenze.
Cagliari ha illustrato il piano del nuovo impianto. La data
di scadenza per la consegna del report era stata fissata
inizialmente per il 14 febbraio, ma poi posticipata di qualche
settimana. Primi feedback positivi della Figc, aveva spiegato il
Comune dopo l'incontro di un mese fa. Non sono erano mossi
particolari rilievi al progetto del nuovo impianto che dovrà
sorgere al posto del vecchio Sant'Elia. La tendenza - aveva
spiegato il sindaco Paolo Truzzu dopo la riunione a Coverciano
- è quella di preferire la realizzazione di nuovi stadi in
contesti urbano con la riqualificazione urbanistica e sociale
dell'area sulla quale si interviene". E questa è la strada che
sì sta percorrendo a Cagliari con la riconnessione urbana con il
quartiere di Sant'Elia.
Proprio quella di Sant'Elia è stata la scelta - poi si è
trovato l'accordo con la Regione con il finanziamento dei 50
milioni necessari per coprire una parte dei costi - confermata e
difesa dal Comune dopo che era spuntata l'ipotesi di uno stadio
lontano dalla città, nella zona di Su Stangioni, alla periferia
della città.
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