"Questa è una tappa di transito di un
percorso operativo. Credo che i contenuti che abbiamo inserito
in questa dichiarazione di intenti, nella loro semplicità, siano
esaustivi. La cose più importanti poi sono la responsabilità nei
fatti e la bassa frequenza nelle parole". Lo ha detto il
ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, prima della
sottoscrizione della dichiarazione d'intenti per la lotta contro
l'antisemitismo nel calcio. L'intesa tra il ministro
dell'interno Matteo Piantedosi, il ministro Abodi, il
Coordinatore nazionale per la lotta contro l'antisemitismo
Giuseppe Pecoraro e la Federcalcio si pone l'obiettivo di
rafforzare le azioni di contrasto al fenomeno. "Figc, Leghe,
calciatori, allenatori, tutti sono allineati sul messaggio che
vogliamo mandare, lo stesso vale per i presidenti Malagò e
Pancalli. Oggi abbiamo iniziato con il calcio per l'impatto che
ha, ma lo faremo anche con il resto dello sport", ha aggiunto
Abodi che ha poi sottolineato come la presenza di Marco
Brunelli, segretario generale della Figc, rappresenti "l'impegno
del mondo del calcio".
"Grazie per averci coinvolto fin dall'inizio in questo
percorso - ha detto Brunelli . L'impegno che assumiamo è a nome
di tutto il mondo del calcio. Un impegno solenne che vogliamo
rispettare, fatto di tante cose concrete. Il nostro mondo è
composto di società e tesserati che raggiungono ogni parte del
territorio: riuscire a coinvolgerli, responsabilizzarli è una
sfida ambiziosa ma a portata di mano".
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