Il miliardario britannico Joe
Lewis, proprietario della squadra inglese di calcio Tottenham
Hotspur, si è costituito davanti alle autorità federali di
Manhattan che lo accusano di insider trading per aver passato
illegalmente informazioni privilegiate su titoli quotati a
fidanzate, amici, assistenti e piloti personali.
Lewis, 86 anni, fondatore della società di investimento
Tavistock Group, è accreditato da Bloomberg di un patrimonio di
6,6 miliardi di dollari. Damian Williams, procuratore generale
del distretto meridionale di New York, che lo ha incriminato
insieme ai suoi "co-cospiratori e piloti personali, Patrick
O'Connor e Bryan 'Marty' Waugh", lo accusa di aver "orchestrato
uno spudorato schema di insider trading" abusando "per anni del
suo accesso ai consigli di amministrazione" di diverse società.
I beneficiari delle sue soffiate "hanno guadagnato milioni di
dollari sul mercato azionario" attraverso "scommesse sicure".
"Joe Lewis è un uomo facoltoso, ma come sosteniamo, ha usato
informazioni riservate come un modo per remunerare i suoi
impiegati o come regali ai suoi amici o alle sue amanti". "E' un
una classica corruzione societaria. E' imbrogliare. Ed è contro
la legge, che si applica a chiunque non importa chi tu sia".
Sul capo di Lewis pendono 19 capi d'accusa, per ognuno dei
quali la pena varia tra un minimo di cinque e un massimo di 25
anni di prigione, si legge nella nota del procuratore Williams.
L'avvocato di Lewis, riferisce Bloomberg, ha detto che il suo
assistito si è costituito volontariamente alle autorità Usa per
rispondere ad "accuse mal concepite". Contro Lewis, i suoi due
piloti e una ex fidanzata ha avviato una causa anche la Sec, la
Consob americana.
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