Il disegno del suo gol promozione
con il Bari è finito stampato pure sulle magliette e sugli
zainetti. Ma Pavoletti di reti ne vuole segnare altre. Sempre
con il Cagliari. Gli ultimi dubbi glieli ha tolti Ranieri. "A
Bari arrivai dopo avere giocato poco nelle precedenti settimane
e in particolare nei playoff - ha detto nella conferenza stampa
di questa mattina nel ritiro del Cagliari di Chatillon - Era
normale dover capire quello che può essere il mio ruolo, ho
parlato col mister di ogni aspetto e con la consueta onestà mi
ha presentato il progetto. Me la giocherò come tutti, avrò le
mie chance e starà a me farmi trovare pronto".
Nuovi obiettivi: "Stiamo lavorando bene, è chiaro che ora
all'inizio della terza settimana di allenamenti a ritmo di
doppie sedute si senta un po' di fatica. Una permanenza in Serie
A è molto più importante di una promozione dalla Serie B.
Adesso c'è un'altra storia da scrivere. Con la Sardegna c'è un
rapporto splendido, mi sono goduto questo mese e mezzo post-Bari
vivendo Cagliari e dialogando con tantissima gente. Amo dare
tutto per il rossoblù, dentro e fuori dal campo, e mi godo ogni
cosa che verrà pensando positivo. Magari il gol di Bari è solo
l'inizio".
La nuova squadra: "Sono arrivati ragazzi interessanti, mi
stanno piacendo molto. Aspettiamo che Jankto torni nel gruppo,
abbiamo visto la sua qualità e personalità. Ci sono giovani di
prospettiva, il gruppo cresce bene. Shomurodov? Mi ha sempre
intrigato, sin dal suo arrivo a Genova".
Tra Cagliari e Pavoletti una storia d'amore che si allunga:
"Ricordo il mio arrivo, capii subito il legame speciale con
Cagliari che è sempre più forte anno dopo anno". Un pensiero a
Rog, alle prese con un nuovo infortunio: "Parliamo di un ragazzo
fantastico, lo conosciamo tutti. Ha avuto una sfortuna
incredibile, dispiace enormemente perché quest'anno sembrava
davvero potesse iniziare la preparazione al meglio senza intoppi
di alcun tipo. Lo sentiamo costantemente, è sempre con noi".
Ranieri? "Sta provando tante soluzioni, ama cambiare
tatticamente e negli interpreti. La sua semplicità e umiltà non
sono banali e non molla mai".
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