L'allenatore del Genoa Alberto
Gilardino dice forte e chiaro come si può fare uno sgambetto ai
campioni d'Italia, che arrivano al Ferraris domani sera. "Serve
un Genoa al 200% sotto ogni punto di vista, perché sfidiamo una
grandissima squadra e non la scopro certamente io. Hanno vinto
lo scudetto con il miglior attacco e la miglior difesa e hanno
in organico due candidati al Pallone d'Oro come Khvicha
Kvaratskhelia e Victor Osimhen".
Il tecnico rossoblù, reduce da due sconfitte con Fiorentina e
Torino e forte della vittoria a Roma con la Lazio sa che "chi
indossa la maglia del Napoli ha grandi qualità e dobbiamo essere
consapevoli di questo". Come possiamo metterli in difficoltà?
Soltanto dimostrando coraggio: dovremo essere bravi a difenderci
ma nello stesso tempo voglio una squadra affamata quando dovrà
impostare il gioco".
Gilardino ha le idee chiare sulla formazione titolare: si
continua col 4-3-2-1 e sulla fascia sinistra difensiva si va
verso la conferma del messicano Vasquez che non ha accusato la
fatica dopo gli impegni con la sua nazionale: "Sì, può partire
dall'inizio perché è una macchina da guerra. Dovrò valutare poi
nei 95 minuti" continua rassicurando sulle condizioni di
Malinovskiy: "Ha avuto un piccolo problema ad inizio settimana
ma non particolarmente grave. Poi si è allenato regolarmente, ci
può portare qualcosa di diverso sia dall'inizio che a partita in
corso. E' una scelta in più per me" evidenzia l'allenatore che
dovrebbe proporre l'ex Marsiglia e Atalanta dal primo minuto
sulla trequarti insieme a Gudmundsson, con l'obiettivo di
innescare il bomber Mateo Retegui, sicuramente il pezzo pregiato
di un importante mercato da parte della società rossoblu.
Il centravanti entrato in corsa nella gara vinta dall'Italia
sull'Ucraina, "ha grandissima voglia ed è super motivato e
determinato - dice l'allenatore genoano -, vuole essere decisivo
per il nostro attacco. Sono contento perché è la cosa più
importante, sappiamo che ha qualità di primissimo piano ma
dobbiamo essere bravi e creare le condizioni giuste per fargli
esprimere le sue doti. Il lavoro corale di tutta la squadra è
fondamentale" conclude Gilardino.
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