Non può che essere considerato uno
scontro diretto per l'Empoli, di quelli da non fallire, la sfida
di domani contro la Salernitana al 'Carlo Castellani Computer
Gross Arena'. Toscani a 0 punti, campani a quota 3.
"L'importanza di questa gara, per la classifica delle due
squadre è un pochino più pressante rispetto a domenica - ammette
il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli -. I campionati non si
decidono alla sesta giornata, ma è sicuramente una partita
diversa da quella con l'Inter. Erano importanti anche i punti di
domenica scorsa, ma affrontiamo una squadra che ha tre punti
sopra e quindi l'importanza della classifica diventa di un certo
rilievo. Si tratta di una gara diversa".
Una partita che la squadra potrebbe vivere con troppa
pressione. "Mettere pressione non è un aspetto positivo. Bisogna
ricercare la consapevolezza, l'abbiamo vista e toccata con mano.
Meglio lasciarsi andare, come è avvenuto con l'Inter che abbiamo
dato un po' di leggerezza pensando a divertirsi e a fare un
gioco più sereno. Non abbiamo toccato tasti particolari avendo
avuto poco tempo. Vorrei fare tante cose ma il tempo è tiranno,
per cui ci accontentiamo di procedere a rilento". La Salernitana
è a un passo. "La Salernitana è una squadra di qualità, hanno il
vantaggio di aver giocato venerdì. Non tanto per un recupero
fisico ma per il poco tempo per recuperare qualcuno. Noi abbiamo
Caputo e Ismajli fuori, forse se avessimo giocato anche noi di
venerdì qualcuno avremmo recuperato. Comunque hanno tre punti
frutto di tre pareggi e solo due sconfitte, hanno avuto una
certa continuità. Il gruppo ha voglia di migliorare e questo mi
conforta. Inoltre c'è un'altra componente su cui voglio mettere
l'accento: non è semplice dopo cinque sconfitte - che poi sono
sei con la Coppa Italia - avere un pubblico a favore come quello
che abbiamo avuto domenica e ricevere alla fine
l'incoraggiamento. Di solito sento chiamare allenatore e
calciatori che si devono scusare, che poi non si sa di che cosa,
qui invece c'è l'entusiasmo di cercare di contribuire per
risolvere la questione deficitaria. Non succede da tante parti e
qui sembra essere in Inghilterra".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA