"C'è da interrogarsi. Da
allenatore non posso dire niente, ma da padre mi dispiace. Sono
annoiati, hanno soldi e molto tempo a disposizione. Bisogna
stare attenti, ma per quanto stiano attenti i genitori alla fine
non sanno davvero che cosa passa per la testa dei figli. Quindi
posso capire la disperazione delle famiglie per dei ragazzi che
hanno un futuro luminoso e rischiano di buttarlo via così". Sono
le parole di Claudio Ranieri sul caso scommesse durante la
conferenza stampa dell'antivigilia di Salernitana Cagliari.
"Quando ero piccolo - ha ricordato - mio padre mi diceva di
fare una colonna della schedina. E buttavo lì gli 1, X, 2. Non
era Totocalcio, ma ancora Sisal. Mai attratto dalle scommesse:
sono stato a Monaco due anni e il casinó di Montecarlo non sono
mai andato a vederlo nemmeno per curiosità. Quando sapevo che
qualcuno ci andava gli dicevo scherzando: 'guarda che se vai lì
stai aiutando a ripitturare un'altra ala del casinó".
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