"Gilardino l'ho avuto quanto sono
subentrato al Genoa la seconda volta (2013-2014, ndr) e fece 16
gol. La squadra era in difficoltà, ma ci riprendemmo subito e
l'anno dopo tornammo in Europa. Come tecnico, salendo dalla
Primavera, ha lasciato subito l'impronta". Alla vigilia dello
scontro contro la parte più importante del proprio passato, Gian
Piero Gasperini inquadra la sfida nell'ottica maestro-allievo:
"Come centravanti era un campione, per lui parla la carriera.
Come allenatore mi ricorda Bocchetti al Verona e Palladino al
Monza, capace di dare immediatamente un gioco e una filosofia",
rimarca l'allenatore dell'Atalanta.
"Il passato non si rinnega, il Genoa è stata una storia bella
e lunga e c'è sempre qualcosa di particolare da parte mia quando
lo incontro - prosegue il tecnico -. Oltretutto è una squadra
che nonostante il calendario difficile ha avuto una buona
partenza, segnando due gol al Napoli e quattro alla Roma. Non è
solo difesa dura da scardinare".
Sull'ipotesi di formazione, Gasperini lamenta qualche
problema: "Koopmeiners dovrebbe tornare per Graz o tutt'al più
per Empoli, mentre Kolasinac tra tutti i nazionali è tornato con
un risentimento e va verificato. Scamacca ha avuto la chance a
Wembley, ha bisogno di continuità".
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