I napoletani, tifosi e non, e tutti
gli appassionati della Nazionale di Calcio italiana potranno
ripercorrere la storia degli Azzurri raccontata nelle sale del
Maschio Angioino. E' stata inaugurata oggi la mostra 'Raccontami
come era il calcio', nata dalla collaborazione fra 'Un secolo
d'azzurro', associazione 'S.Anna', di Aldo Rossi Merighi e
Sabrina Trombetti, e Federazione 'Ada', di Alberto Oranges.
L'esposizione sarà visibile fino al 18 novembre. A inaugurarla
Fabio Cannavaro, capitano della Nazionale che nel 2006 alzò la
Coppa del mondo a Berlino. "C'è tanta storia e sicuramente la
nostra Nazionale ne ha di cose da raccontare - ha detto
Cannavaro - è una grande emozione per me fare parte della storia
della Nazionale italiana e mi riempie di orgoglio. Speriamo che
sia di buon auspicio per il futuro". Cannavaro nel corso del suo
intervento ha sottolineato l'importanza che lo sport può
rivestire per la formazione dei giovani. "Consiglio a tutti i
giovani di fare sport - ha affermato - perché lo sport aiuta ad
allontanarsi da tutte le tentazioni negative che ci sono in
tutte le grandi città del mondo e aiuta anche ad avere rapporti
diversi con gli altri". La storia della Nazionale italiana di
calcio è raccontata attraverso l'esposizione di divise e
magliette dagli albori della Nazionale a oggi. Divise indossate
da campioni del passato e di anni più recenti tra cui quelle di
Fabio Cannavaro, Andrea Pirlo, Roberto Baggio, Gianluca Vialli.
Ma anche articoli di giornali che raccontavano le gesta
calcistiche degli Azzurri. Una mostra che, a Napoli, non poteva
non esporre anche ricordi di Diego Armando Maradona. "E' un
evento molto bello che racconta un pò la storia della nostra
Nazionale di calcio - ha commentato il sindaco, Gaetano Manfredi
- che è uno dei grandi simboli del nostro Paese ed è anche uno
spaccato di come la nostra società sia cambiata, di come il
rapporto tra il calcio e i tifosi si sia evoluto negli anni ed è
anche un modo per ricordare la nostra infanzia, il nostro
passato. Ognuno ritroverà dei momenti della propria vita in
queste immagini, nelle divise di calcio, in una storia che è la
storia dell'Italia".
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