Il rapporto tra arte e calcio ha
accompagnato l'evoluzione di Coverciano fin da quando il Centro
Tecnico Federale è stato inaugurato nel 1958. Dal fregio di uno
dei padri dell'astrattismo classico fiorentino, Gualtiero Nativi
- che adornava in origine il bar e che oggi si ritrova nel
corridoio che conduce all'aula magna - e fino alle installazioni
di Michelangelo Pistoletto, che dallo scorso giugno
arricchiscono tutto il Centro della Figc, un'altra opera
enfatizza da oggi, ancora di più, il binomio calcio-arte
colorando Coverciano: si tratta di un murale realizzato dallo
street artist romano Maupal, concluso proprio oggi e realizzato
all'entrata dello spogliatoio degli azzurri. L'opera rappresenta
i giocatori della Nazionale, uniti e fieri, al momento
dell'inno.
"C'è un momento magico - ha sottolineato Maupal, celebre per
le sue opere con Papa Francesco - in cui tutta l'Italia si
unisce: è nel momento topico dell'inno, prima di ogni partita,
cantato dagli azzurri in cui esprimono la condivisione, la forza
e la passione. Poterlo dipingere nel centro sportivo di
Coverciano, stando fianco a fianco con gli atleti, lo staff e
l'allenatore è un'emozione indescrivibile, è stimolante. E' un
vero onore per me".
Il motivo del murale è stato scelto tramite un sondaggio sulla
piattaforma socios.com dai token holders, dovendo votare tra due
bozzetti dello stesso artista. Il 51enne Maupal, il cui vero
nome è Mauro Pallotta, è stato inserito dal tabloid newyorkese
'Artnet' al 21/o posto degli street artist più influenti al
mondo. N.1 della lista non poteva che essere Banksy.
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