"Durante l'incontro di ieri del
Gruppo di Lavoro comunitario a 27 sullo Sport, l'Italia ha
sollevato il tema del modello calcistico europeo. Pur non
volendo entrare nel merito delle ultime sentenze sul settore
sportivo emesse dalla Corte di Giustizia dell'Unione europea,
abbiamo condiviso con gli altri Stati Membri l'importanza
attribuita alla valorizzazione del modello calcistico europeo,
che tuteli e promuova l'educazione, l'inclusione sociale,
l'accessibilità e la solidarietà, partendo dai livelli di base,
fino ai livelli più strutturati e competitivi". Lo dichiara il
ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, in una nota
parlando dell'incontro di ieri a Bruxelles con anche la
Superlega come ordine del giorno. "Tali caratteristiche sono
fondamentali in tutti gli sport e, in particolare nel calcio,
per la sua dimensione popolare e il significativo impatto a
livello economico e sociale nelle nostre comunità - ha aggiunto
- L'Italia ha quindi ritenuto opportuno proporre l'apertura di
un dibattito all'interno del Gruppo tecnico europeo, che possa
portare a una riflessione complessiva e comune su tale
importante tematica. La grandissima parte degli Stati membri
dell'UE ha accolto con favore la nostra impostazione che mira a
migliorare il settore calcistico attraverso la valorizzazione
dei principi di efficienza, responsabilità e trasparenza. La
Presidenza belga attiverà un ulteriore approfondimento della
tematica coinvolgendo anche la Commissione europea".
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