"Il problema della riforma del calcio
italiano non è quello della riforma dei campionati, mi stupisce
che si riduca il nostro impegno al numero di squadre. Lo
ritengo offensivo. Il tema centrale è mettere in sicurezza e
dare contenuto a quel termine che si chiama sostenibilità". Lo
ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, nella
conferenza stampa post consiglio. Il n.1 della Federcalcio ha
poi fatto il punto sui tavoli e le riunioni sulle riforme, le
cui sintesi saranno contenute nel piano strategico del calcio
italiano che è stato preliminarmente commissionato a Deloitte e
che il presidente della Figc ha intenzione di presentare in
Consiglio Federale entro il mese di febbraio.
"Oggi siamo nella fase delle emergenze per non aver saputo
gestire le urgenze - ha proseguito - Quando porterò il piano
strategico voglio nomi e cognomi di chi approva un piano di
salvaguardia e chi invece parla di riforme ma non le vuole
mettere in pratica. Se c'è voglia di continuare a ballare sul
Titanic, io toglierò la musica, balleranno senza".
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