"La società parla con me di arbitri e
lo abbiamo fatto anche due giorni fa. Uno si mette di traverso
se l'episodio di Lecce si ripete ogni settimana. Per ora non c'è
niente di clamoroso e non sono preoccupato dalle decisioni
arbitrali. Sono preoccupato per la gestione del regolamento. A
noi allenatori dovrebbero usarci come cavie per un calcio
migliore e più giocabile. Non c'è nessuno più di giocatori ed ex
giocatori che possono capire l'entità e la tatticità di un
fallo. La zona di grigio è quella che crea più polemica". Così
Daniele De Rossi tornando sul rigore non concesso ai giallorossi
a Lecce. "Io gli arbitri non li posso allenare o migliorare.
Quando capita quello che è successo a Lecce che è chiaramente un
danno, a volte si deve dire in sala stampa altre no. Poi se si
fa un discorso sano, penso di poter parlare con gli arbitri in
campo. Io non protesto come altri, cerco di farlo in base
all'evidenza, però li mi fermo". Infine una battuta sul suo
futuro e se durante la sosta aveva sentito i Friedkin: "Si sono
fatti sentire, abbiamo parlato spesso del futuro della Roma, di
quello a breve termine. La pausa della nazionale ci è servita a
far quadrare il futuro più importante per noi che quello che va
da qui ai due mesi successivi".
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